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L’ultima guerra dell’isola-mondo

€20.00

di Aleksandr Dugin

Pagine: 208

Descrizione prodotto

Alekandr Dugin ripercorre l’evoluzione geopolitica della Russia dalle sue origini con la Rus’ di Kiev e l’Impero russo, attraversando il culmine della sua influenza globale durante l’era sovietica, fino all’attuale presidenza di Vladimir Putin. Dugin vede la Russia come il principale polo geopolitico delle civiltà di Terra del mondo, destinato ad essere perennemente in conflitto con le civiltà di Mare. Un tempo il polo delle civiltà marittime era l’Impero britannico; oggi è rappresentato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati della NATO. La Russia può adempiere alla sua missione geopolitica solo restando in opposizione alle potenze marittime. Oggi, secondo Dugin, questo conflitto non è solo di natura geopolitica, ma anche ideologica: la Russia è il principale rappresentante e difensore dei valori tradizionali e dell’idealismo, mentre l’Occidente rappresenta i valori del liberalismo e della società di mercato. Sebbene la Russia abbia cominciato a perdere di vista la sua missione durante gli anni ’90 e abbia rischiato di soccombere al dominio delle potenze occidentali, Dugin ritiene che Putin abbia iniziato a correggerne il corso politico e a riportare la Russia al posto che le spetta. Ma la battaglia non è affatto terminata: sebbene siano stati fatti dei progressi, la Russia rimane combattuta tra la sua natura tradizionale e le tentazioni del globalismo e dell’occidentalizzazione, ed i suoi nemici la insidiano in ogni occasione. Il libro si avvale di una puntuale introduzione  di Alessandra Colla e di un’appendice di Carlo Terracciano. Chiude con un “Glossario di geopolitica”.

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