Scienza

Intervista sulla scienza

€14.00

di Mariano Bizzarri

Pagine: 138

Descrizione prodotto

Dalla prefazione di Giovanni Monastra: “Di fronte al procedere della scienza, sempre più rapido, pieno di fascino, ma a volte problematico ed inquietante, si possono tenere alcuni atteggiamenti tra loro molto diversi, se non opposti. Così alcuni, con un fatore impulso ottimista, si affidano passivamente, con fiducia acritica, alle sue promesse, credendo ancora che esista un solo “Progresso” basato su una scienza indiscutibile e indiscussa, anch’essa percepita come realtà unitaria. In questa corrente di idee risulta spesso egemone una concezione tecnocratica e scientista, che in molti casi tende a delegare ogni scelta solo agli “esperti” (tra l’altro, non sempre degni di tale nome), vedendo in essi i nuovi “sacerdoti” di frotne ai quali inchinarsi. Risulta così onnipervadente un miope e superficiale ottimismo circa il futuro dell’uomo, secondo il quale tale futuro sarà radioso solo se ci faremo guidare dalla scienza e dalla tecnica, in quanto “non ci sono limiti allo sviluppo”, secondo una concezione veteropositivista, ormai patetica, oltre che pericolosa. Su posizioni opposte a queste, invece, altri tendono a rifluire in un atteggiamento egualmente passivo e sbagliato, caratterizzato da un rifiuto radicale della scienza, nutrito di ossessioni catastrofiste e apocalittiche, e teso verso un orizzonte utopistico, “regressista” come dicono alcuni, quasi bucolico, posizione deleteria e priva di senso come la precedente, oltre che del tutto sterile e improponibile. Pur rifiutando il pessimismo di costoro, non accettiamo di ritenere il loro peso specifico lontanamente comparabile con quello degli antiecologisti. Infatti i primi sono supportati da interessi economici enormi mentre gli ambientalisti, anche se qualcuno ha farneticato di ‘ecoimperialismo’, costituiscono una realtà molto più debole e composita, dietro la quale si possono nascondere solo interessi modesti, privi di qualsiasi termine di paragone con quelli dei grandi gruppi oligopolistici. Altri ancora, infine, di fronte all’incedere apparentemente autonomo e inarrestabile del cosiddetto “Progresso”, cercano di reagire dal punto di vista intellettuale, ponendosi in un atteggiamento vigile e critico, teso a discernere e discriminare tra varie opzioni e possibilità: un atteggiamento di chi vuole essere soggetto partecipe nel decidere il proprio futuro, e non oggetto delle scelte altrui, spesso funzionali a interessi forti”.

 

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