Descrizione prodotto
Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, nel suo delirio di onnipotenza, avrà la sua Grande Muraglia. Un’aggressione selvaggia al territorio, erede di quell’incultura urbanistica che ha alimentato per decenni la rendita fondiaria e lo
sfruttamento indiscriminato del suolo.
I ceti medi e quelli popolari sono costretti ad abbandonare i quartieri ove sono nati per far posto alla speculazione. Il progetto del Crescent(dall’inglese “Luna crescente”), la Grande Muraglia che il sindaco di Salerno per sua gloria potrà costruire, fonda la sua ragion d’essere nelle ideologie pubblicitarie e autoreferenziali dei figuri dello star-system, che trascinano molti politici nella spirale tardo-consumistica di abiezioni architettoniche incivili ed alienanti.
Il Crescent sarà come il gigante raffigurato da Francisco Goya. Il gigante che avanza minaccioso con la sua voglia di dominio sull’uomo e la sua civiltà, frutto di millenaria esperienza. Un gigante di cemento alto quasi 35 metri e lungo 215 metri, un mostro urbanistico che abbraccerà a semicerchio una piazza di 27 mila metri quadrati. Vittorio Sgarbi ha definito il progetto “una delle dieci cose più brutte al mondo”.
Il libro fa il punto sulle contraddizioni di quest’epoca dei falsi bisogni e delle aspirazioni sociali tradite. È una indagine serrata che pone anche la questione di una città che subirà uno sfregio devastante e poi si avvierà lungo un declino inarrestabile. Uno scempio, quello di Salerno, che avverrà sotto gli occhi di una magistratura chiamata a decidere e di una opinione pubblica frastornata e stordita dal gigantismo urbanistico realizzato, e che si allineerà alle Vele di Scampia.
È questo l’epilogo che la città è chiamata ad impedire per difendere la sua Storia, la sua tradizione, la sua identità.
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