Per aspera ad astra.
Il Logo di Cantiere Multipolare
Simbolo di sintesi, trasformazione e rivoluzione organica
Il logo di Cantiere Multipolare è molto più di un segno grafico: è un dispositivo simbolico che incarna la tensione tra Principio e Lavoro, tra trascendenza e prassi comunitaria.
Al centro, una ruota dentata nera su fondo bianco, circondata da dodici raggi rossi, evoca una cosmologia attiva: ogni elemento partecipa a un ordine superiore, dove il lavoro è rito e l’azione è ascesi.
La ruota simboleggia l’Opera, intesa come trasformazione alchemica sia della materia sia dell’essere umano. È il cuore di una comunità organica, dove ogni funzione ha senso, ogni individuo è essenziale, ogni atto partecipa a una visione sacra del mondo. Non meccanismo cieco, ma dinamica spirituale.
I dodici raggi disegnano un ordine solare e plurale: evocano la molteplicità sacra delle civiltà emerse, ciascuna con il proprio compito nella grande Opera. È la risposta simbolica alla crisi della postmodernità: dove l’individuo si dissolve in avatar e maschere digitali, il simbolo chiama a una riunificazione qualitativa, verticale, concreta.
La triade cromatica – nero, bianco, rosso – incarna una tensione trasformatrice:
- Nero: potenza creatrice, silenzio fecondo;
- Bianco: purificazione, spazio dell’ascolto e della forma;
- Rosso: fuoco dell’azione, vita che si fa gesto, arte, rivoluzione.
Questo emblema è una sfida al paradigma unipolare. In un mondo che quantifica, frammenta e uniforma, il simbolo restituisce unità e profondità, proponendo una visione multipolare fondata sulla differenza radicata nell’Essere.
Nel logo prende forma una pedagogia simbolica: non istruzione standardizzata, ma educazione integrale. Corpo, spirito, intelletto si riconnettono in un laboratorio teoretico e comunitario. L’arte non è più estetismo individuale, ma ierurgia collettiva, atto sacro di creazione di senso.
La vera rivoluzione inizia all’interno. La ruota non gira solo nel mondo: gira nell’anima. E in questo movimento si apre l’orizzonte post-capitalista, post-individualista, radicalmente umano.
The Logo of Cantiere Multipolare
A symbol of synthesis, transformation, and organic revolution
The Cantiere Multipolare logo is more than a graphic sign: it is a symbolic device that embodies the tension between Principle and Work, between transcendence and communal praxis.
At its core lies a black gear on a white field, encircled by twelve red rays, evoking an active cosmology where each element partakes in a higher order—where work is ritual and action is ascent.
The gear symbolizes the Work, understood as an alchemical transformation of both matter and the human being. It is the heart of an organic community where every function has meaning, every individual is essential, and every act contributes to a sacred worldview. Not a blind mechanism, but a spiritual dynamic.
The twelve rays trace a solar and plural order: they evoke the sacred multiplicity of emerging civilizations, each with its unique role in the Great Work. This is the symbolic response to the postmodern crisis: where the individual dissolves into avatars and digital masks, the symbol calls for qualitative, vertical, and concrete reintegration.
The chromatic triad—black, white, and red—embodies a transformative tension:
- Black: creative potential, fertile silence;
- White: purification, the space of form and listening;
- Red: fire of action, life as gesture, art, revolution.
This emblem challenges the unipolar paradigm. In a world that quantifies, fragments, and standardizes, the symbol restores unity and depth, offering a multipolar vision rooted in being and difference.
The logo gives form to a symbolic pedagogy: not standardized instruction, but integral education. Body, spirit, and intellect reconnect in a communal and theoretical workshop. Art is no longer individualistic aestheticism, but collective hierurgy, a sacred act that generates meaning.
The true revolution begins within. The gear does not only turn in the world—it turns in the soul. And in that movement, the post-capitalist, post-individualist, radically human horizon opens.